Social Responsibility, quanto sono eco-sostenibili le aziende?

Social Responsibility, quanto sono eco-sostenibili le aziende?

Le iniziative green ed eco-friendly dell’imprese.

Temperature anomale, come l’autunno che ha faticato a decollare, alluvioni alternate a periodi di siccità, fenomeni atmosferici sempre più imprevedibili, sono il segno inequivocabile del reale cambiamento climatico.

Le cause di tutto ciò sono attribuibili allo smodato consumo di risorse e all’inquinamento che, negli anni, è diventato un problema così grande che è ormai difficile, se non impossibile, ignorare. 

Che sia sotto l’influenza di una bambina svedese, che sia per l’odierna facilità di accesso all’informazione o per una consapevolezza collettiva maggiore, noi tutti abbiamo iniziato ad essere sensibili all’argomento, cercando di adottare comportamenti più rispettosi nei confronti dell’ambiente.

Le azioni dei singoli cittadini però non bastano.

Affinché il cambiamento avvenga su larga scala, infatti, sono le amministrazioni, le industrie e le grandi aziende a dover fare la differenza.

Negli ultimi tempi molte imprese, all’interno della loro Responsabilità Sociale d’Impresa (ovvero l’ambito riguardante le scelte etiche di un’impresa), puntano sempre più sulla tutela dell’ambiente, tentando di fregiarsi del titolo di azienda ecosostenibile. 

Ovviamente, per poter parlare di un modello di business green a tutti gli effetti, questa attenzione al Pianeta deve coinvolgere l’azienda a 360°: dai processi produttivi, passando per i consumi energetici e le emissioni nell’atmosfera, fino allo smaltimento dei rifiuti e ad una gestione eco-friendly dei punti vendita.

Sono sempre di più le aziende che intraprendono iniziative e si impegnano a migliorare il loro impatto ambientale (con un notevole giovamento in termini di reputazione ed immagine).

Qualche esempio concreto?

FASHION

L’italianissima maison Gucci nel Gennaio di quest’anno è stata annoverata 2° corporation più sostenibile al mondo da Corporate Knights. Prima classificata nel settore fashion.

Dopo aver abolito l’utilizzo di pelle e vere pellicce, per i suoi capi utilizza tessuti di sole fibre naturali provenienti da coltivazioni poco intensive.

Il controllo non viene effettuato solamente tra le mura dell’azienda, ma anche su fornitori e collaboratori. 

Non solo, l’aumento di energie rinnovabili lungo tutta la filiera e nei processi di produzione, ha generato un drastico calo delle emissioni di CO2 nell’atmosfera.

Inoltre lo scorso anno è nato Gucci Equilibrium, portale online volto a far conoscere tutte le azioni che il brand svolge da anni a livello di sostenibilità riguardo prestazioni ambientali, materie prime, chimica, rifiuti, carta e packaging. 

Tra i colossi della moda anche H&M ha da tempo avviato un programma di riciclo dei tessuti che consente ai clienti di riportare in negozio vecchi indumenti che verranno utilizzati per fabbricare nuovi vestiti.

Un ottimo rimedio per ridurre gli scarti, e i dati lo dimostrano: nel 2018 il 57% dei materiali utilizzati per realizzare i capi del brand provenivano da materiali riciclati e sostenibili!

Ma non basta! Lo scorso anno H&M ha ridotto dell’1% le emissioni di anidride carbonica, ha deciso di utilizzare packaging 100% riciclati o sostenibili e sta lavorando per ridurre il consumo d’acqua in produzione. 

Non male no?

FOOD&BEVERAGE

In questo settore i molti esempi di azioni ambientaliste perpetuate dai brand sembrano muoversi principalmente sul fronte Plastic Free: moderando o, addirittura, eliminando l’uso della plastica. 

Carte d’Or, Conad, Corona, Levissima, Nestlé, sono tutti brand che hanno optato per imballaggi e packaging riciclabili, riutilizzabili o biodegradabili

Lidl ha deciso di non vendere nei supermercati della catena piatti, bicchieri e posate di plastica monouso, proponendo alternative più ecologiche.

Obiettivo? Togliere 450 articoli di questo tipo all’anno, che equivalgono più o meno a 2000 tonnellate. 

Inoltre, già dallo scorso anno, esiste il progetto “Oltre il carrello”, grazie al quale tutte le eccedenze dei supermercati vengono donate a Banco alimentare. 

Una Regione virtuosa

Le Marche saranno la prima regione d’Italia a diventare plastic free: entro il 2020 tutti gli istituti o le strutture pubbliche dovranno abbandonare completamente la plastica monouso.

Alcuni Comuni, anche piccoli come San Severino Marche, hanno cominciato già in questo anno scolastico a far usare nelle scuole borracce al posto delle bottiglie di plastica donandole ai bambini.

“Dobbiamo lasciare le cose un po’ meglio di come le abbiamo trovate”, questo lo spirito che da sempre sta alla base delle azioni di Loccioni

Su questa scia è nata più di 10 anni fa la Leaf Community, la prima comunità eco sostenibile d’Italia. 

Un laboratorio di innovazione di cui fanno parte partner e clienti del brand, che hanno abbracciato questa visione green. 

All’interno di Leaf Community vengono portati avanti progetti di sostenibilità diversi, che mirano alla sostenibilità dell’impresa e dei progetti produttivi, ma anche ad un nuovo stile di vita per tutti coloro che in questa community ci vivono. 

Un altro esempio di impresa marchigiana che ha già intrapreso questa strada è Florida, azienda che realizza prodotti per il trasporto ed il confezionamento del finger food, adatti a bar e gelaterie. 

Florida ha creato una linea di cucchiai, bicchieri, piatti, coppette e cannucce compostabili che ben presto soppianterà le altre in cui viene usata ancora la plastica. 

Noi di Blidi siamo stati partner di questo progetto, creando per Florida la grafica per la pubblicità cartacea della nuova linea compostabile del brand. 

Il pay off ideato dal brand “Se è compostabile, è Florida”, è stato il nostro punto di partenza.

Per questo progetto abbiamo utilizzato uno sfondo kraft, che ricordi la carta riciclata.

La scritta lascia intravedere un cielo azzurro e fili d’erba, la natura che entra direttamente nella pagina.

Abbiamo poi inserito gli oggetti che fanno parte della linea compostabile di Florida, dai cucchiai alle coppette. 

Dalle aziende più piccole alle grandi multinazionali, in molti hanno iniziato - anche sotto la spinta di direttive europee e non - ad adottare prassi sostenibili.

Obiettivo comune è migliorare l’impatto ambientale, salvaguardando quello che le Nazioni Unite hanno definito uno “sviluppo che soddisfa i fabbisogni del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i loro fabbisogni”.

Veicolare nel modo corretto i messaggi eco friendly di un’azienda poi, è un passaggio successivo che potremmo aiutarti a risolvere!

Se hai già un’idea in mente parliamone insieme, scrivici a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.