Rassegnati

Sentivi la mancanza di qualcun altro che t’intasasse il feed con le notizie dal mondo, le più importanti, le più curiose, le più vere?

Qualcuno che ti fornisse le nozioni base per orientarti nella giungla del digital?

Per sopravvivere nell’ambiente ostile del marketing?

Per riempire i minuti della giornata colpevolmente passati lontano dal variopinto universo del social?

Noi no.

Ma RASSÉGNATI!

La rubrica di Blidi che ti tiene informato sulle news più calde del momento.

 

 

Torneremo a leggere grazie a TikTok?

 

Nella community di TikTok, per gli amanti della lettura, impazzano recensioni, consigli su libri e indicazioni di nuovi autori, tutti farina del sacco di appassionati/blogger/influencer, ma non è uno scherzo: l’editoria ha drizzato le antenne.

I numeri non lasciano adito a dubbi: l’hashtag BookTok vanta ad oggi più di 93mld di visualizzazioni nel mondo e quello italiano ha raggiunto 1,3mld di clic.

Solo in America il fenomeno ha generato un aumento delle vendite del prodotto libro quantificabile in un incremento pari al 60% rispetto al 2022 e, considerando che l’80% di chi segue #booktok ha meno di 35 anni, il fenomeno ha prodotto un mercato del tutto nuovo.

L’editoria è salita in carrozza e lascia che il treno di BookTok la conduca verso la cima della montagna, sia utilizzando TikTok come uno degli strumenti principali di marketing, sia allestendo nei negozi fisici sezioni dedicate ai bestseller generati dal social .

Tanto potente è la rivoluzione che Bytedance, proprietaria di TikTok, inizierà a vendere libri attraverso un market place sulla piattaforma ed è in procinto di lanciare una propria casa editrice.

La narrativa torna ad essere un buon affare, speriamo lo sia anche la cultura.

 

 

Digital Service Act, l’Unione Europea alza la voce contro i potenti. Vero?

 

A partire dal 25 agosto 2023 i giganti tecnologici, quelli con più di 45mln di utenti, che non rispetteranno le regole del DSA potrebbero incorrere in multe fino al 6% del loro fatturato globale. Al netto di attività di lobbing, scappatoie e fatta-la-legge-trovato-l’-inganno, già perché parliamo di veri e propri colossi finanziari: nella lista dei 19 destinatari individuati dall’Unione ci sono, infatti, nomi dal tenore di Facebook, Instagram, Google, Amazon, ragion per cui la decisione presa dall’Europa genererà con ogni probabilità conseguenze in tutto il globo.

Ma cosa stabilisce il Digital Service Act? In soldoni: invita a promuovere ambienti on line più sicuri nei quali prevenire la pubblicazione e rimuovere post contenenti beni, servizi o contenuti illegali e dare la possibilità agli utenti di segnalarli; pone il divieto di pubblicità mirata basata sull’orientamento sessuale, religioso, politico o sull’etnia o rivolta ai bambini; ciliegina sulla torta: richiede di fornire maggiore trasparenza sul funzionamento degli algoritmi alla base dell’attività delle piattaforme social.

Possibile che le società quotate in borsa, proprietarie di quelle piattaforme che legano indissolubilmente la loro fortuna e, in generale, la loro esistenza al surplus comportamentale (la materia prima attraverso la quale costruiscono i prodotti predittivi), vedano il DSA come una intollerabile ingerenza del potere politico democratico nelle loro attività private?

Siamo a defcon4.

 

 

Barbie lo stai facendo benissimo!

 

La colossale operazione di marketing intorno al lancio del film ha prodotto, solo nel mese di luglio, più di 4mln tra condivisioni, commenti e like in ambito social, rilanciando un brand fermo dal 2015, innalzando le vendite dirette del giocattolo e riposizionando il marchio.

Tanto è stato il clamore per l’uscita del film, che la sovraesposizione generatasi ha costituito un volano anche per il suo diretto competitor, Oppenheimer di Christopher Nolan, che ha guadagnato 80mila contatti social soltanto per il fatto di essere considerato la sua nemesi.

Il debutto non ha deluso le aspettative: la pellicola della Warner bros ha incassato più di 2mln di euro soltanto nel primo giorno di programmazione in Italia, battendo diversi record.

Anche in estate, con un’attività di promozione ben pianificata, il cinema può raggiungere risultati straordinari, Barbie ne è la dimostrazione.

 

 

 

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